Il Ponte Tibetano Carasc
In Svizzera sono presenti numerosi ponti tibetani, e incuriositi da tempo dalla possibilità di percorrerne uno, per “provarne l’ebrezza”, in queste due settimane trascorse in terra elvetica, seguendo il Grand Tour of Switzerland, abbiamo cercato un sentiero che ci permettesse di affrontare questa avventura.
Destinazione Monte Carasso!
Abbiamo optato per il ponte tibetano Carasc, che si trova tra le montagne nel Canton Ticino, vicino alla splendida Bellinzona. La nostra escursione ha inizio a Monte Carasso: lasciamo l’auto alla stazione a valle della funivia che porta prima a Curzútt, e quindi a Mornera. Il primo tratto del percorso è su strada asfaltata, e sale tra le case, superando il fiume appena prima di inoltrarsi in un bosco, non troppo fitto, di castagni.
Non abbiamo incontrato grosse difficoltà tecniche, ma a esser sinceri abbiamo durato un bel po’ di fatica a camminare su un sentiero costantemente in salita, per di più molto ripida, fatto di scalini in pietra, interrotti qua e là da qualche casetta in legno abbandonata nel bosco.
Dopo un’ora di cammino circa, smettiamo di salire, ed iniziamo ad avvicinarci al ponte sospeso, via di collegamento tra i comuni di Monte Carasso e Sementina.
In cerca di emozioni?!
La vista del ponte tibetano Carasc, in lontananza tra i rami degli alberi, ci emoziona, letteralmente: una sensazione “mista”, che va dalla forte adrenalina, data dalla curiosità di vivere l’esperienza, ormai a un passo da noi, a una preoccupante, ma a nostro avviso (ovviamente) sensata, agitazione.
Lungo 270 metri e pesante circa 50 tonnellate: queste sono le caratteristiche del ponte tibetano Carasc, che consente di attraversare la valle tra i comuni di Monte Carasso e Sementina. Il ponte, inoltre, unisce Curzútt alla Via delle Vigne, consentendo di effettuare escursioni in un territorio molto ricco.
Ancorato a quota 696 metri, nel punto centrale il ponte s’innalza a 130 metri da terra. Il camminamento, largo poco meno di un metro, è in legno di larice.
Il ponte tibetano Carasc, in tutta la sua lunghezza, è a dir poco impressionante, ed attraversarlo non è affatto un emozione da poco! Infatti, nonostante la sua estrema stabilità, attraversarlo da una parte all’altra sembra molto più lungo, che a guardarlo da una delle estremità.
Le oscillazioni si fanno sentire, specialmente al centro del ponte, anche a causa del forte vento che oggi, soffia nella valle. E come se non bastasse, la vista sotto i nostri piedi, contribuisce a rendere questa esperienza davvero indimenticabile.
San Barnàrd e Curzútt, gioielli moncarrassesi
Superato il ponte, il percorso continua tra i castagni (una pianta molto diffusa nel Canton Ticino, e su cui l’economia ticinese, un tempo, ha fatto molto affidamento) fino ad arrivare alla Chiesa di San Bernardo.
La chiesa è stata costruita alla fine dell’XI secolo, ed è dedicata a San Bernardo di Mentone, protettore degli alpinisti. Da quassù abbiamo una fantastica vista su Bellinzona, ma fino al 1700 circa, è stata il nucleo degli insediamenti dei moncarrassesi.
Purtroppo noi lo scopriremo successivamente, ma è possibile visitare anche l’interno dell’edificio: è sufficiente richiedere la chiave alla stazione a valle della funivia, da dove siamo partiti un paio d’ore fa.
Una breve sosta, approfittando anche dell’acqua freschissima che viene da una fontanella, e ci mettiamo nuovamente in cammino, per una ventina di minuti circa, prima di arrivare a Curzútt, l’ultimo insediamento dei moncarrassesi ancora esistente, e da poco ristrutturato dall’Associazione Curzútt – San Barnàrd.
Proprio da Curzútt prendiamo la funivia, che, al costo di 8 CHF, ci riporta a valle, al punto di partenza, per proseguire con il nostro viaggio.
stupendo, io ho fatto il ponte della luna in basilicata! sensazione zen! molta concentrazione e soddisfazione per averlo attraversato tutto
Ciao e grazie per essere passata!
Conosciamo quel ponte, ma purtroppo non abbiamo mai avuto modo di vederlo dal vivo ed attraversarlo!
Superare un ponte tibetano è senza dubbio un’esperienza indimenticabile, tra adrenalina e paura! Sensazionale!
Ho fatto anche il volo dell’angelo. Buonanotte!
E per quello ti invidiamo un po’, sai?! 😛 Ma senza dubbio sarà una delle nostre prossime avventure!
A me è venuto il batticuore solo a vedere le foto e a leggere delle oscillazioni, figuriamoci se dovessi attraversarlo di persona 😉
Posti bellissimi comunque, e il tour della Svizzera è una vacanza che mi piacerebbe fare, anche perché abitando in Piemonte non è troppo lontana da casa mia.
Buona giornata e complimenti per il blog 😍
Ciao Silvia, e grazie per essere passata prima di tutto. Abbiamo consigliato a tutti, amici e non, una vacanza in Svizzera seguendo il Grand Tour, un itinerario davvero ben organizzato che tocca i luoghi più interessanti del paese!
Sei mai stata in terra elvetica? 🙂
Sì sono stata parecchie volte in Svizzera ma per vacanze più “cittadine”: Zurigo, Lucerna, Berna… Ma la parte di montagna spero di farla presto 😊
Ed è questa la cosa eccezionale del Grand Tour: andare da una città all’altra senza prendere autostrade, ma attraversando passi alpini, laghi e patrimoni dell’UNESCO, con la possibilità di godere di panorami unici sui giganti svizzeri.
Anche noi siamo passati per quelle, e tante altre città! Berna è bellissima, e ci ha veramente colpito la semplicità e quiete che la caraterizzano, pur essendo una capitale.
Bellissimi posti, è da un po’ che voglio passare il ponte, appena sarà possibile lo farò.
Senz’altro ti consigliamo, se avrai la possibilità, di camminare su questo ponte. Personalmente, non credevamo di poter provare delle emozioni così forti, semplicemente attraversandolo!
Queste sono le emozioni che vado cercando, solo a leggere il resoconto mi sono venuti i brividi dappertutto! ✌